Con il nuovo graphic novel La casa, Paco Roca comunica in modo semplice e immediato, parlando di quel che accade tutti i giorni con lo strumento più efficace che esista al mondo: l’immagine.
La casa è l’ultimo graphic novel di Paco Roca pubblicato in Italia dalla casa editrice Tunué. Chi già conosce l’autore sa che, ogni volta che apre un suo libro, si trova davanti a storie di profonda umanità. Con la lettura di La casa, si viaggia nella memoria di un’intera famiglia, indagando quella forma tutta particolare di legame che esiste tra genitori e figli.
Forse non è errato dire che La casa ha qualcosa di autobiografico, ma in ogni caso questo non è un fattore determinante quando si vuol parlare di questo graphic novel.
La seconda casa di una famiglia, quella in campagna e situata a pochi chilometri dal mare, è la principale protagonista del racconto. La principale, appunto, ma non la sola: l’altra presenza costante è il ricordo. Infatti, attraverso i ricordi di tre fratelli apprendiamo come e quando è stata costruita la casa, quali sono stati i momenti più belli vissuti tra le sue mura.
Man mano impariamo anche a conoscere il padre dei tre fratelli, ormai morto. È proprio in seguito alla sua scomparsa che i tre figli tornano nella casa e, risistemandola, cominciano a ricordare tutto il lavoro fatto per metterla su, a partire dalle fondamenta. Ognuno dei tre fratelli contribuisce, con il racconto di vari episodi accaduti e le sensazioni provate, a ricostruire la storia della casa e il carattere del padre, che amava in modo particolare questa villetta.
Il padre aveva tanto desiderato avere una casa immersa nel verde, nonostante le condizioni economiche della famiglia non fossero tra le più favorevoli. Uomo che non riusciva mai a stare fermo, l’aveva messa in piedi partendo da zero, con l’aiuto dei suoi tre bambini: si innalzava un muro, poi si scavava la piscina, infine si sistemava il garage.
Il rapporto tra il padre e i figli
L’infanzia dei tre fratelli di fatto è legata ai fine settimana e alle estati trascorsi nella casa, dove il padre difficilmente li lasciava oziare. In realtà, il padre era l’unico ad amare quel posto: per lo moglie era noioso, per i figli non era di certo più divertente. A un anno dalla sua morte, i tre fratelli ritornano nella casa principalmente per sbarazzarsene, ma la nostalgia ha il sopravvento. Più essi ricordano, più noi lettori vediamo che il rapporto del padre con i figli era stato decisamente ricco di sfumature.
La casa tratta il tema della memoria, già caro a Paco Roca e sviluppato nel tenerissimo graphic novel Rughe. Attraverso la sintesi perfetta e felice tra parola e immagine, emergono dalle pagine non solo i ricordi, ma anche tutte le cose mai dette, le delusioni e il rammarico. Vediamo un uomo energico e pieno d’entusiasmo, che aveva coinvolto tutta la famiglia nella realizzazione di un progetto a cui teneva tanto. Così carico e pieno d’energia, è travolgente tanto da sembrare quasi egoista. Si capisce che le relazioni con i figli sono ora caratterizzate dalla fiducia ora dall’incomprensione. Sono rapporti complessi, così come lo sono quelli tra gli stessi fratelli.
Tutta la complessità delle relazioni fraterne si manifesta proprio in occasione dell’incontro nella casa: le personalità si apprezzano, si scontrano e, alla fine di tutto, si riconoscono. Il riconoscimento è il momento fondamentale: i tre fratelli sentono di nuovo di fare parte di un insieme, una famiglia appunto. E ogni famiglia che si rispetti comprende membri dalla personalità forte e risoluta, quelli dal carattere più accondiscendente, nonché quelli che apparentemente sembrano non avere interesse per nessuno se non per sé stessi.
Anche questa volta Paco Roca comunica qualcosa di significativo in modo semplice e immediato. Ci riesce alla grande perché parla di quel che accade nella vita di tutti, con lo strumento più efficace che esista al mondo: l’immagine.
SCHEDA GRAPHIC NOVEL:
AUTORE: Paco Roca
TITOLO: La casa
EDITORE: Edizioni Tunué – Prospero’s Books
PAGINE: 136
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