Zampe di gallina, iridi spalancate e suadenti come girasoli rivolti al mondo, espressioni imbronciate. I nostri personaggi del cuore, il jet set internazionale raccontato nei ritratti di una giovane disegnatrice che, nel cuore della sua stanzetta, non si stanca mai di sognare.

Con la sua matita gialla rende omaggi creativi (a volte con una disarmante e magica semplicità, ma sempre con un tocco personalissimo; altre, la maggior parte, con la maestria mozzafiato di una professionista) alle sue fonti d’ispirazione della musica, del cinema, delle arti. E non è vero che un libro lo si può leggere solo se è fatto di parole. Ci sono storie eloquenti e irresistibili anche negli sguardi e nelle posture racchiuse nei disegni di Paola Lomuscio. Non a caso, la casa editrice romana La Ruota ha deciso di farne un libro: Paola Lomuscio – Io e la mia matita. Ediz. illustrata (2017).

io e la mia matita-Paola Lomuscio

Ed eccola qui, Paola, che ci racconta come nasce e cresce un volume campione di riconoscimenti (di pubblico e critica). Un successo che non si aspettava.

Perché, innanzitutto, racchiudere la tua passione per il disegno in un libro? Pensi che i tuoi ritratti e le tue illustrazioni, in qualche modo, raccontino anche la tua storia?

Ogni mio disegno e ritratto è una parte di me. Con loro cerco di raccontare la mia vita e i miei sentimenti. Ho iniziato a disegnare copiando le immagini di Minnie e Topolino (che adoro tuttora). Da allora non ho più smesso, ho capito da lì che io e la mia matita saremmo state inseparabili per tutta la vita.

Qual è il ritratto che ti ha regalato più emozioni e successo inaspettato?

Tutti i miei disegni hanno una parte importante nel mio percorso artistico, ma se dovessi proprio scegliere… quello di Bruce Springsteen! Grazie a una radio americana che ha apprezzato e condiviso sul proprio sito web il mio disegno. Mi nota, o meglio, nota il mio disegno un esponente della collezione The Friends of The Bruce Sringsteen Special Collection presso la Monmouth University nel New Jersey. Una collezione unica al mondo, riconosciuta dal cantautore stesso. È la più grande collezione al mondo, dove giornalisti, critici ecc. possono studiare l’argomento Springsteen (Collezione ufficializzata dal cantautore stesso nel gennaio 2017).

Vorrei aggiungere una nuova ed enorme gratificazione (almeno parlo per me), sul disegno di Lou Reed. Un venerdì sera, giusto qualche giorno fa, ho ricevuto sul telefono un “cinguettio”. Lì per lì non ho fatto molto caso alla cosa; poi ho controllato le notifiche. Ed eccola lì: la notifica che non ti aspetteresti mai. La pagina ufficiale dedicata a Lou Reed mi menziona in un tweet su Twitter e in un post su Facebook. È proprio vero: le cose belle accadono per caso in un giorno qualunque. Il disegno è stato realizzato l’anno scorso e solo oggi è stato apprezzato come mai avrei creduto!

La tua matita, piccola, usurata, è un po’ anche la tua firma e ne fai un uso creativo inserendola come comprimaria nei tuoi disegni. Cosa rappresenta per te?

È la mia migliore amica di sempre e da sempre. Come ogni vera confidente, lei ti comprende con il linguaggio del silenzio. Quando hai voglia di affidarti a lei, te la trovi accanto, stretta nella tua mano, pronta a esprimere come nessuno i tuoi sentimenti. Ogni linea tracciata è un prezioso piccolo segreto tra me e lei.

Hai mai pensato di spingere il cuore oltre l’ostacolo? Di realizzare, per esempio, una storia a fumetti?

Bella domanda. Non sono molto addentrata nel fumetto. Preferisco l’illustrazione e il ritratto a matita come linguaggio artistico (e l’illustrazione è ancora in fase di evoluzione). I miei, per il momento, mi azzardo a chiamarli “scarabocchi”…

Sostieni che il disegno sia un modo per non diventare adulti (nel senso migliore possibile), preservare, forse, fantasia e innocenza. Da bambina avevi paura di crescere?

Secondo me tutti abbiamo un po’ paura di crescere, ma grazie alla matita noi disegnatori abbiamo questo potere bellissimo: custodire l’infanzia nel cuore e raccontarla sempre.

Il rapporto con la tua casa editrice: com’è nato e com’è cresciuto?

Inviando un sacco di curricula. Loro hanno apprezzato il mio lavoro, i miei disegni e il modo di espormi al mondo esterno. Li ringrazio vivamente per aver creato questo mio primo libro, in cui mi racconto a suon di illustrazioni e disegni in libertà.

Ti aspettavi tutta questa risonanza mediatica per un volume di illustrazioni?

Assolutamente NO; ma io continuo a inviare curricula come se non ci fosse un domani. Quando i sogni sono grandi, bisogna rimboccarsi le maniche e andare avanti sempre con la speranza di realizzarli.

Se dovessi disegnare con la tua matita il tuo sogno più grande oggi… cosa rappresenteresti?

La matita: cos’altro?

Un grazie enorme per questa intervista: Paola Lomuscio sei stata davvero disponibile e gentile!

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