“Non si ingannano i morti” è il secondo capitolo della Trilogia dell’Inganno con protagonista Brenno Sandrelli, il perito assicurativo detective per caso (e necessità).
Non si ingannano i morti è il secondo romanzo della trilogia dell’Inganno dello scrittore Riccardo Landini vincitore di diversi premi, come Giallo Stresa e Giallo & Noir. Il terzo romanzo, Ingannando si impara, è appena uscito in libreria per i tipi di CentoAutori.
Nel primo romanzo della serie, Il primo inganno, abbiamo conosciuto il protagonista Brenno Sandrelli e la sua instancabile voglia di ficcarsi nei guai, come se una calamita invisibile lo attraesse verso le situazioni più pericolose.
L’inizio del romanzo ci introduce nelle campagne della Pianura padana, dove nei pressi della riva di un lago un uomo si disfa di un cadavere, sezionato a pezzi ordinatamente incellophanati. Proprio quando è arrivato all’ultimo pezzo, un piede, l’uomo sente arrivare un’auto. Nascosto dietro un cespuglio, si rende conto che si tratta di una banda di ladri. Hanno trovato l’auto aperta con le chiavi inserite nel cruscotto, la portano via, ignari del piede nascosto nel bagagliaio.
Nel frattempo Sandrelli – sempre più indebitato a causa dell’acquisto di un casolare in campagna, e devastato psicologicamente a causa dell’abbandono della moglie – decide di lavorare in uno studio legale insieme ad altri due avvocati, poiché non riesce a mantenerne uno in proprio. A fargli compagnia, nelle malinconiche serate davanti al fuoco del camino, c’è un molosso, adottato subito dopo l’allontanamento della moglie Marcella. Nel corso delle nuove indagini (condotte per arrotondare i magri guadagni da perito) per il ritrovamento di un’auto rubata, Sandrelli si imbatte proprio nel veicolo con a bordo il piede e conosce Claudia, la proprietaria dell’auto. La donna risveglia in lui sentimenti che credeva ormai non potesse più provare, e questo sembra aprire nuovi scenari nella sua triste esistenza. Con il proseguire della trama, l’intreccio si infittisce svelando gli inganni che l’autore ha sapientemente disseminato nel romanzo. Le vicende sentimentali di Brenno si svolgono in parallelo alle indagini, talvolta sovrapponendosi.
Per riuscire a risolvere il caso e a sopravvivere all’ennesimo e pericoloso inganno, Brenno dovrà pagare un prezzo molto alto perché, come recita il titolo del romanzo, Non si ingannano i morti.
In questo secondo capitolo della trilogia, Riccardo Landini non tradisce le attese, e regala ai lettori un noir intenso e coinvolgente dalla prima all’ultima pagina. Nel romanzo sono presenti le tipiche atmosfere cupe del noir e il ritmo incessante del thriller, ricco di suspense e colpi di scena. Non manca poi l’azione, con combattimenti e conflitti a fuoco e relative vittime; tutto questo senza rinunciare a una sferzante ironia, caratteristica peculiare dei personaggi nati dalla penna di Riccardo Landini.
Il personaggio di Brenno Sandrelli – un perito squattrinato con le dita perennemente incerottate – è un protagonista tanto originale quanto ben caratterizzato, degno di essere paragonato ai più noti detective del genere, dall’Alligatore di Carlotto, all’avvocato Guerrieri di Carofiglio, solo per citarne alcuni, a testimonianza dell’ottimo livello raggiunto dagli autori italiani e dalla letteratura hard boiled in Italia.
Non si ingannano i morti è un romanzo assolutamente da leggere (insieme agli altri due che compongono la trilogia pubblicata da CentoAutori: Il primo inganno [2016] e Ingannando si impara [2018]) per chiunque voglia godersi un libro che regali emozioni forti accompagnate da una trama ben strutturata.
Assolutamente consigliato!
SCHEDA DEL LIBRO
TITOLO: Non si ingannano i morti
AUTORE: Riccardo Landini
EDITORE: CentoAutori – Collana L’arcobaleno – Edizione 2017
PAGINE: 270
EAN: 9788868721398
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